sabato 13 giugno 2015

SALTO DEL MEANDRO

Subito dopo la cascata, dove il sentiero oltrepassa il Caorame, possiamo osservare questo complesso di aggregazione di elementi modellati dallo scorrere dell'acqua.
 Un meandro scavato nelle rocce di dolomia, che anticipa un piccolo salto che sagoma una marmitta di modeste dimensioni poi in successione una cascata più importante di circa 5/6 metri d'altezza che si riversa su un piano di strato in cui si forma un catino di buona ampiezza, con parziale apporto di ghiaia depositato.
Le fratturazioni ben visibili sulla roccia danno l'impressione di un blocco roccioso incuneato nell'alveo calcareo.
 La destra orografica è inaccessibile, però gli speroni del pendio formano dei belvedere per osservare il sito.
Sul lato sinistro invece si può accedere con cautela al piano formatosi alla base della cascata. La forma della marmitta principale ha una caratteristica forma a mezzaluna.

giovedì 4 giugno 2015

CARATTERISTICHE

Ci troviamo ora verso la fine della parte dove i dislivelli secchi ed importanti terminano.
Ma è proprio in questa fase che il Caorame dà un condensato di ciò che ha mostrato in alto.
Una successione continua di salti di bancate, cascate con successive marmitte di evorsione, pianori di terrazzamento, ripresa di meandri ed altri salti.
 Nel contempo si assiste anche alla confluenza con un' altra valle e col congiungimento con il primo vero affluente che scende dalla val Slavinaz.
Tale unione avviene in uno spettacolare orrido. Dopo esso il corso del torrente, pur mantenendo ancora per dei tratti con caratteristiche di corso che avanza lavorando la roccia, comincia un percorso lentamente più usuale di fondovalle. Qui invece è ancora in "lotta" con le tenaci pietre di dolomia.
su piccoli balconi che si trovano sui costoni del declivio è possibile scorgere le varie cascate.
La destra orografica molto rupestre non è percorribile, nella sinistra, invece, dove la vegetazione è a faggeta, con pendii più dolci, è possibile avvicinarsi al corso.