venerdì 28 novembre 2014

SLARGO

Dopo aver effettuato il salto attraverso la cascata, l'acqua si concede una sosta su uno slargo pianeggiante (m. 950 s.l.m.). Dintorno un anfiteatro di bancate rocciose a valle poi uno stretto restringimento in cui si raggruppano le acque per superare altri dislivelli. Ci soffermiamo ad esaminare il sito. Superato il salto il corso forma un solito boione circolare di acqua limpida. Rispetto alle ultime marmitte di evorsione scavate nella roccia e libere da riporti, qui assistiamo all'accumulo di sabbie che vanno a ricoprire il terreno pietroso. Sabbie che in caso di alluvioni e dovute al trasporto, alle volte vanno a riempire lo stesso catino sostituendosi al piccolo lago oppure a scomparire per poi riformarsi successivamente. Qua e là si notano anche piccoli massi sparsi che sempre a causa di brentane possono cambiare di posizione o addirittura venire portati a valle e venire col tempo sostituiti da altri.
Dato che qui si passa mediante il sentiero che porta in Cimonega, gli escursionisti hanno la possibilità di avere uno spaccato dell'ambiente formato dal torrente in una valle detta di scarpata. Molti si soffermano per un più "profano" pediluvio.

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